“Non possiamo riporre nel fodero le nostre “armi” (democratiche) e dobbiamo insistere perché ci si ricordi che questa Repubblica è, per definizione democratica e antifascista, come si rileva non solo da singoli articoli, ma dall’intero complesso del sistema costituzionale.
E una Repubblica democratica non può tollerare simboli, scritte, manifestazioni che ci riportano ad un passato di orrore e di sangue.
E’ inutile che si voglia continuare a far credere che gli italiani sono sempre “brava gente”, assolvendo così il fascismo nel suo complesso.
Questi “bravi” fascisti ci hanno condotto alla rovina, ci hanno fatto partecipare (e perdere) a una guerra rovinosa, hanno torturato, deportato e fatto morire tante persone inermi e tante impegnate nella ricerca della libertà.
Tutto questo non può essere dimenticato e non deve tornare mai più in nessuna forma.
Abbiamo il dovere morale di “presidiare” ogni giorno questa Repubblica ancora immatura in alcuni gangli dello Stato e fare in modo che essa divenga, fino in fondo, quella che i partigiani, i deportati, i combattenti per la libertà hanno sognato e che è chiaramente definita nella Carta Costituzionale.”
Carlo Smuraglia
Partigiani sempre
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